“La leggerezza del marmo”
Durante l’anno accademico Fashion Avenue Academy offre agli studenti diverse opportunità tra cui partecipare a contest progettuali, sane competizioni per mettersi alla prova e imparare a gestire stress e tempi di consegna. La Direzione Artistica designa il miglior elaborato e premia lo studente pubblicando la sua opera e intervista sul blog del sito e sui canali social dell’accademia un primo approccio per farsi conoscere nel mondo del make up.
Per Art&Craft Contest Neoclassicismo Contemporaneo vince l’opera “La leggerezza del marmo” della studente Giulia Brunati.
L’abbiamo intervistata chiedendole di descrive la sua esperienza creativa.
Mi chiamo Brunati Giulia, ho 20 anni, vivo in provincia di Monza e Brianza. Terminato il percorso di studi superiori di moda ho deciso di iscrivermi al corso annuale Fashion Avenue Academy per diventare una Make up artist.
Per Art&Craft ci è stato assegnata la rivisitazione in chiave contemporanea di un’opera d’arte dal Rinascimento al Neoclassicismo. Il mio progetto ha tratto ispirazione dall’ala di Amore della scultura “Amore e Psiche” di Canova . A Gennaio 2020 sono stata presso Le Gallerie d’Italia, a Milano, a vedere la scultura in questione ed affascinata dalla sua incredibile bellezza ne ho preso spunto. Ho intitolato la mia opera “La leggerezza del marmo”, perché questa è la sensazione che mi ha trasmesso a primo impatto la lavorazione del Canova: marmo non grezzo, come le sculture di Michelangelo ma lucido e pulito, quasi umano.
È stato difficile pensare ad un materiale che potesse rendere giustizia a tanta bellezza e leggiadria dell’ala di Amore.
Mi è stato consigliato dall’insegnante di valutare una lavorazione in carta velina e da lì il mio processo creativo ha preso coscienza: volevo rendere l’opera mia a tutti gli effetti. Un’altra intuizione è stata l’utilizzo di materiali commestibili nel mondo del makeup come ci era stato illustrato in aula durante una lezione di Fashion. Ho fatto molta ricerca ispirazionale sul web finchè sono giunta alle decorazioni realizzate in carta di riso perfette per il mio progetto.
Reperito il materiale la lavorazione dei fogli è stata la parte più semplice, occorre immergerli in acqua e modellarli direttamente su una superficie di silicone (asciugatura 24-48h) mentre il momento che mi ha messo più alla prova è stato il primo tentativo: attaccarle al viso con il mastice non è sufficiente per sorreggere il peso della carta di riso. Ho creato quindi una struttura in plastica rivestita da una calza di nylon color carne, così che se ci fossero stati spazi visibili si sarebbero camuffati facilmente. Per creare la struttura completa, ci ho impiegato all’incirca una settimana, tra asciugatura, composizione e prove.
ll corpo e il viso della modella sono stati tinti con un grasso bianco (supracolor) per riprendere il colore del marmo e la sua purezza. Trovo questo prodotto efficace per questo tipo di lavori essendo facilmente scaldabile e stendibile, senza causare antiestetiche macchie.
Sono riuscita a far restare fissa l’ala per il momento dello scatto grazie a delle forcine tra i capelli che sorreggevano i due cerchietti di ferro intorno alla testa.
Ancora oggi l’opera mi sprona ad arrivare a questo livello di processo creativo mentale per i miei prossimi progetti.