Quando la tecnica incontra la creatività si crea uno stile e un modo di lavorare unico nel suo genere.
Markus Theisen, docente di Fashion Avenue Academy e Make Up Artist di successo racconta la sua storia: un viaggio intercontinentale che porta la Make Up Art da Milano fino in Etiopia, incontrando culture diverse.
Al tempo stesso Markus è docente di Fashion Avenue Academy by Vittorio Masciarelli: le sue tecniche di insegnamento, mixate all’ esperienza come Make Up Artist nel settore Fashion, creano uno stile unico. Markus segue i suoi allievi nel loro percorso accademico, dal trucco base fino ad arrivare allo stage retribuito, rendendo la Fashion Avenue una delle accademie di trucco più ambite dai Make Up Artist.
Sei docente di Fashion Avenue Academy. Cosa significa per te insegnare a ragazzi e ragazze il mestiere del make up artist ?
In primis si tratta di trasmettere le basi e le tecniche del make-up. Poi mi piace anche dare qualche scorciatoie, qualche “trucco nel trucco”. Ma l’aspetto più importante per me è trasformare un mero interesse in una passione per il nostro lavoro.
Il Make Up Artist è una figura professionale in parte tecnica e in parte, come si evince dal nome, artistica. Quanta dose di creatività bisogna avere per essere un buon Make Up Artist?
Una domanda molto giusta. Non potrei rispondere in percentuale, ma posso dire che devi sempre sapere con chi lavori e cosa si aspettano da te. Se fai un lavoro commerciale non è il momento di fa uscire il tuo estro creativo a pieno. Devi saperlo dosare a seconda dell’ambiente e del cliente. Puoi trovare però anche nell’ambiente commerciale un modo di esprimerti a livello creativo, ha semplicemente un dosaggio più moderato. Le possibilità sono infinite nel mak eup ma sappi sempre dove ti trovi.
Oltre ad essere docente, sei anche un make up artist professionista affermato anche all’estero. Quale è stato il primo evento a cui hai partecipato?
È stato in un servizio fotografico in Germania dove facevo assistenza a un Make-up Artist durante lo shooting. Ogni esperienza ha un forte impatto su di noi ed è fonte di insegnamento. Mentre fai le valige per una nuova partenza metti oltre i calzini e le mutande la tua esperienza nella valigia. Più vai avanti, più la valigia si fa pesante e “Alitalia ti chiede un over luggage”. Ogni esperienza anche se non è di tuo gradimento aggiunge qualcosa nel tuo bagaglio.
Recentemente sei stato in Etiopia come MUA ufficiale per la sesta edizione di Hub Of Africa Fashion Week. Cosa vuol dire rapportarsi in un contesto fashion ancora poco conosciuto e totalmente diverso dalle esigenze europee?
Se entri in un mondo diverso come lo era per me Etiopia e la loro fashion Week non puoi arrivare senza aver messo nella valigia il sacchetto di “mente libera”. Non puoi mai fare “copia/incolla” delle tue esperienza. Per me è stato una bellissima esperienza vedere il loro approccio e il loro entusiasmo. Sarà pure non all’ altezza di organizzazione di una Milan Fashion Week, ma vi assicuro che nel loro caos ho sentito tanta voglia…un’ infinita volontà di apprendere e anche molte novità e creatività autentica.