Dopo sessanta anni dal suo debutto Mina rimane un’icona indiscussa non solo del “Made in Italy” ma del mondo intero, a tal punto che Vogue Italia, per celebrare i suoi 60 anni di carriera, le dedica un’edizione speciale (uscita il 4 ottobre) e un party (Making of Love) in occasione della Milano Fashion Week.
Il progetto con Vogue Italia è nato da un’idea di Massimiliano Pani: “Mina ha influenzato il costume – dice il figlio di Mina – Già dagli inizi, le ragazze la presero come modello pettinandosi, truccandosi e vestendosi come lei, cercando di assomigliarle.
Un tributo importante quello di Vogue Italia, con il numero di ottobre e con il party che si è svolto il 21 settembre in occasione della Milano Fashion Week: “Abbiamo pensato che sarebbe stato bello celebrare non la Mina cantante, ma la Mina straordinaria creatrice di immagine, e l’impatto che ha avuto sul mondo della moda, del beauty, della cultura pop in generale.” , afferma Emanuele Farneti, Direttore di Vogue Italia.
Da quella “Bussola” la moda è cambiata così come è cambiata la società e il concetto di bellezza ma l’idea di Mina è rimasta unica e costantemente presente durante questi cambiamenti. Sì, perché Mina ha fatto la storia non solo della musica e della tv ma della moda: la tigre di Cremona ha influenzato i costumi e il make up ed è stata esempio di numerose rivisitazioni nel corso degli anni, non ultimo il tributo di Vogue, il quale le dedica il numero di ottobre con immagini interpretate da Gisele Bundchen, Carla Bruni, Maria Carla Boscono e altre top model. Quattro copertine, tre delle top model e come ultima un’immagine inedita della cantante scattata da Mauro Balletti, fotografo storico italiano che dagli anni ’70 ha firmato tutte le copertine degli album di Mina. Dagli anni ’80 infatti, l’immagine di Mina passava soltanto dalle copertine dei suoi dischi e oggi, grazie a Vogue Italia possiamo vedere degli inediti.